sabato 30 novembre 2013

Io sono Malala

Io sono Malala è un libro molto toccante per tanti motivi: per le vicende umane che racconta, per l'ottimismo, la fede e la voglia di "normalità" che contiene, e perchè ti porta proprio dentro i fatti che generalmente, nei giornali e in TV, ci si limita a sfiorare frettolosamente dall'esterno.
In più si sente il fascino del contatto con una cultura diversa dalla nostra, con cui sarebbe bello confrontarsi e interagire senza barriere, senza odio, senza violenza.
Si ha una conferma in più (se ce ne fosse bisogno) che il fondamentalismo religioso ha poco a che fare con la religione e invece molto con la politica, con il potere che strumentalizza e manipola il bisogno di fede di tanta povera gente.
E' un peccato che a questa ragazza non sia stato assegnato il premio Nobel per la pace, come sembrava possibile. Non sarebbe stato nè fuori luogo, nè esagerato. E avrebbe dato un segnale bellissimo: si possono amare le proprie tradizioni, la propria cultura, il proprio paese, si può essere profondamente religiosi e attaccati alle proprie radici senza che questo debba necessariamente portare a chiudersi, a respingere gli altri, a erigere muri, barriere, steccati fisici o mentali che servono soltanto a produrre infelicità, violenza e oppressione.


aggiornamento: a un anno di distanza dalla pubblicazione di questo post, nell'ottobre 2014, Malala Yousafzai è stata insignita del premio Nobel per la Pace, a 17 anni, la più giovane di sempre.

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